"Se gli esseri umani si ostinano a chiudere gli occhi sul mondo spirituale,
la vera poesia e la vera bellezza abbandoneranno la Terra."
-- O. Mikhael Aivanhov --
-- O. Mikhael Aivanhov --
-- Joseph Beuys --
L’origine dell’agricoltura si fa risalire a Zarathustra, una delle massime guide dell’umanità, vissuta in territorio persiano circa 7000 anni fa. Egli aveva coscienza e conoscenza sia delle leggi della Natura che dei piani planetario e zodiacale che influenzano la vita sul nostro pianeta. Coltivò le piante selvatiche rendendole adatte all’alimentazione umana, derivando, per esempio, dalla gramigna il frumento.
Da allora la visione dell’agricoltura si è progressivamente ristretta alla sfera terrena fino ad arrivare ai nostri tempi materialistici in cui l’agricoltura industrializzata si è degradata a pratica di sfruttamento cieco e ottuso della Madre Terra portando il degrado dell’ambiente naturale e sociale e l’impoverimento della qualità degli alimenti.
Nel Novecento, un grande impulso per il progresso dell’agricoltura fu portato all’umanità da Rudolf Steiner con l’agricoltura biodinamica che riaprì l’orizzonte alla dimensione cosmica ristabilendo nel lavoro agricolo la relazione fra le piante e i pianeti e le costellazioni zodiacali.
A partire dalla seconda metà del secolo scorso fiorirono numerose in tutto il mondo sperimentazioni e tanti metodi agricoli ecosostenibili: l’agricoltura naturale, civica, contadina, familiare, sinergica, omeodinamica ecc.
È tempo che ognuno di noi dia il proprio contributo d’amore verso la Natura per un nuovo, libero, modo di vivere in relazione con tutti i regni. Coltivare la terra è un’arte che necessita di un serio lavoro interiore. E mentre diveniamo sempre più consapevoli del nostro ruolo, la Natura, maestra di vita, si evolve con noi aiutandoci nel nostro cammino: realizzare l’unione con i regni naturali e spirituali.
-- Giordano Bruno --