Si è conclusa felicemente la seconda edizione di Infinito Presente, il simposio delle arti che ha visto la collaborazione di tante persone per onorare la bellezza della chiesa medievale più antica della città e metterla al centro dell’attenzione della comunità.
Interessarsi alla bellezza e cercarla è in fondo cercare noi stessi, perché è la bellezza che muove le nostre azioni, che ci commuove, anche se non sempre ce ne rendiamo conto.
E quanto più siamo educati e sensibili alla bellezza, tanto più la bellezza attraversa noi e la nostra esistenza e risuona nel nostro essere come un’eco. Così nasce la vera etica, che è riconoscere, preservare, coltivare questo sentimento di bellezza, come un seme di luce che si alimenta della nostra consapevolezza.
Santa Maria del Tricalle, piccolo, prezioso gioiello a forma ottagonale, incastonato nel verde del giardino, ponte fra terra e cielo, si offre a noi in tutta la sua sobria bellezza invitandoci a entrare con un abbraccio accogliente.
Per questo lo abbiamo sentito come il luogo giusto per poter scrivere un’altra pagina del nostro progetto L’Arte salva il mondo, con il quale intendiamo promuovere un’arte che, come un vero e proprio “organo” della vita sociale, sia chiave di evoluzione individuale e sociale; un’arte non elitaria, oggettiva, ecocompatibile ed ecosostenibile, che si riconcili con la manualità, che scaturisca da un lavoro interiore, che sia scoperta e conoscenza di sé e creazione di nuovi possibili mondi.
Con questa kermesse abbiamo cercato ancora una volta di mostrare ed evocare, già nel titolo, la natura soprasensibile dell’arte: l’ispirazione artistica è sentire il collegamento con il mondo dell’immaginazione, un vero e proprio mondo in cui tutto è in movimento e vive in potenza. L’opera d’arte, in questo senso, è la manifestazione sul piano fisico di una possibilità, di un movimento giunto a quiete come forma, colore, suono, per mezzo del lavoro dell’essere umano.
Arte è tutto ciò che facciamo con dedizione e amore per il bene comune che non è distinto dal nostro bene personale. Ognuno di noi è infatti una cellula dell’organismo umanità e l’arte ne è organo vitale.
Tolstoj attribuiva all’arte il “compito immenso” di sopprimere la violenza.
In questo nostro tempo di grandi, necessari cambiamenti, ci sembra estremamente attuale e urgente coltivare un nuovo pensare e un nuovo sentire per un nuovo modo di agire. Il rinnovamento dell’arte si compie attraverso una trasformazione interiore profonda, nella consapevolezza che tutto ciò che l’essere umano crea, mosso da un reale amore per il bello, soddisfa il bisogno artistico innato, acquista vita e contribuisce all’evoluzione della coscienza umana.
Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questi otto giorni di arte coinvolgente, emozionante, commovente, promettente:
Walter Zuccarini, ideatore e direttore artistico instancabile, incontenibile, appassionato
Zaira Fusco e Marco Passerini (cu_i comunicazione umanistica integrata), produzione e comunicazione, professionisti seri e affidabili
La Soprintendenza Belle Arti e paesaggio dell’Abruzzo per la gentile concessione del tempietto
Gli artisti: Walter Zuccarini, Vittorio Sciubba, Maria Pia D’Intino, Georg Reinking, Davide Cocozza, Antonio Sorace, Daniele Guerrieri, Debora Vinciguerra, Luca Bruno, Armando Di Nunzio, Franco Glieca, Raffaele Alecci, Camerawork e Pigments, Roberto Pievaroli, Ai Hashimoto, Jazz Duo (Luigi Blasioli e Cristian Caprarese), Andrea Camerini, Taraf de Gadjo, Marco Pizii, Rebis Duo (Luca Dragani e Eugenio Caronna), Il Sogno (Andrea e Paolo Camerini), Roberto Scaricaciottoli, Fabio Delizia, Valerio Ivo Montanaro, Patrizia Montano, Giorgia Guerrieri, Irene Guarrera, Armando Fragassi con i suoi allievi liceali (Valentina Anzoletti, Joan Llanaj, Antonio Mancinelli, Alice Tonelli, Gaia Terrenzio, Mirko Ferretti).
Infine tutti gli amici de La Casa per le Arti che ci hanno accompagnato in questo viaggio.
Grazie anche ai visitatori numerosi che con la testimonianza scritta del loro apprezzamento ci incoraggiano e ci sostengono.
CATALOGO (pdf)
RASSEGNA STAMPA (pdf)