nota di regia:
in quest’epoca di rapide estinzioni di attività umane fondate su una manualità di tipo artigianale, i valori del lavoro, dell’economia, dell’educazione spirituale e dell’intera convivenza armonica dei popoli, stanno cadendo nel caos dell’oblio. come conseguenza di questa mancanza di sapere manuale – da sempre strumento di meditazione nell’esoterismo di tutte le tradizioni – anche l’arte sta perdendo sempre più velocemente la sua primordiale funzione di occhio aperto all’invisibile, come veicolo che ci traghetta dall’illusione della vanità mondana, al mondo reale della moralità oggettiva che regge la vita interiore dell’essere umano in armonia.
mossi da queste riflessioni abbiamo riunito un gruppo di artisti di diverse discipline per dare vita ad uno spettacolo capace sia di mostrare il processo artigianale della creazione di opere d’arte, sia di esprimerne contenuti e significati simbolici per mezzo del teatro.
così pietra, legno, ferro, argilla e altri materiali da essi derivati si incontrano, si plasmano, si trasformano in azione, si riflettono nelle parole di un grande poeta cantore della madre terra, mentre la musica armonizza il tutto in una danza essenziale che culminerà con la creazione, nella pubblica piazza, di un unico mandala di forme e colori, simbolo di conoscenza, coscienza e pace. (Fiore Zulli)
PROGETTAZIONE E DISEGNO SPAZIO SCENICO, COSTRUZIONE MANDALA – Walter Zuccarini
Tra i Performer Walter Zuccarini, Emilia Longheu, Stefania Barbetta e Armando Di Nunzio
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