Il centro storico della città di San Marino, inserito dall’UNESCO nell’elenco dei siti Patrimonio dell’Umanità, dall’8 aprile fino al 18 giugno, sarà disseminato di opere e installazioni. Si tratta del primo evento di Land Art che trasforma la città in un grande museo a cielo aperto.
Walter Zuccarini partecipa con due opere nelle quali prosegue la sua ricerca nel dare pienamente forma all’arte del ‘confine’, all’abitare la soglia tra finito e infinito, limitato e illimitato, umano e divino.
Nella prima opera, L’Uomo Nuovo, rivisita un’icona dell’arte italiana: consapevole di essere inserito nella Matrix divina — la rete della Vita che pervade l’Universo e che prende temporaneamente forma come pietra, filo d’erba, uccello, uomo, stella, galassia — accende il pensare del cuore.
Immateria, la seconda opera, rappresenta l’archetipo femminile ricettivo, spazio vuoto, immateriale, originato dall’accostamento di due elementi in legno dipinto e dalla foglia oro di origine solare. Lo spazio di luce che si genera è il luogo dell’immaginazione, il nucleo di luce che siamo.