Tessere di un mosaico vivente. Esperienza di scultura a La Casa per le Arti. Angela Fedele incontra gli artisti. Intervista ad Armando Di Nunzio

Tessere di un mosaico vivente. Esperienza di scultura a La Casa per le Arti. Angela Fedele incontra gli artisti. Intervista ad Armando Di Nunzio29 giugno 2017

Le interviste

Angela: «Armando, ci vuoi parlare dell’opera che hai realizzato durante il corso estivo di scultura, qui a La Casa per le Arti?»
Armando: «Sostanzialmente penso che ogni scultura è un rapporto, propriamente un incontro con se stessi e con la materia da plasmare. Questa volta, nel trovarmi dinanzi alla pietra, ho sentito l’esigenza di mettere in relazione la mia anima con essa. Infatti l’intento che mi sono posto, per il peculiare momento esistenziale che sto vivendo, era quello di realizzare una scultura che rappresentasse l’incontro di anime. Un incontro di carattere animico. Guidato da questa spinta interiore, all’inizio del lavoro, nel forare la pietra, cercavo proprio il contatto delle mie mani con le sue superfici, per percepire l’unione, l’abbraccio, in questa relazione con la materia. La forma che ho scolpito ha per me un valore etereo, espresso da un movimento circolare, da un lato, che si ripete su se stesso, e, dall’altro, vi è un movimento ascensionale. Pertanto l’opera è caratterizzata da movimenti dinamici, dunque di natura vitale. Se vogliamo, sono i movimenti caratteristici del fuoco.»
Angela: «Hai già pensato a un titolo?»
Armando: «Sì, un dei titoli possibili è “Anime fiammeggianti”, che racchiude in sé sia il tema dell’anima, cui facevo riferimento, che quello del fuoco. È una scultura di sintesi, che porta a rappresentazione il percorso mentale e animico che ho vissuto a livello interiore in questo ultimo periodo: ho sperimentato la canalizzazione di un’energia creativa, che attraverso il gesto e la forma ho riportato verso l’alto, verso l’altrove.»
Angela: «Come direbbe Walter, deve viaggiare nei mondi spirituali?»
Armando: «Io li chiamo piani di coscienza, secondo la mia visione.»
Angela: «Come vivi l’arte? Qual è la tua visione?»
Armando: «Non faccio arte per l’arte in sé. Per me fare arte è dare espressione alla mia dimensione interiore, alle emozioni, ai sentimenti. Tant’è vero che nelle opere che realizzo emergono costantemente miei elementi tipici, che hanno caratteri dell’antico, del primordiale, realizzati con linee e forme moderne. L’intenzione di fondo è riportare l’antico nel presente, conferendogli il carattere del ‘novum’, in una ricerca appassionata del connubio inscindibile tra arte e vita. Ritengo che la scultura sia l’espressione artistica che più mi si addice, in quanto mi riconnette con il pianeta che abito, il che equivale a ritornare alle radici, in un processo che posso esemplificare in due passaggi chiave essenziali e di sintesi: percezione della materia nella sua essenza, e azione, cioè gesto concreto che la trasforma e la illumina.»nando foto 1024x576 Tessere di un mosaico vivente.  Esperienza di scultura a La Casa per le Arti. Angela Fedele incontra gli artisti. Intervista ad Armando Di Nunzio

Lascia un commento

Altri articoli del blog

  • Settimana Magica, corso di scultura su pietra in Abruzzo a cura de la Casa per le Arti con il Maestro Walter Zuccarini
    emilia longheu non concorso Seminare parole nella terra
    marco vittorio chimenti sacrum facere la casa per le arti
  • festa di primavera la casa per le arti residenza creativa chieti
    9df078f6-7ad9-4114-897b-be8f06c4f60f
    premio sparti 2023 concorso internazionale arte contemporanea walter zuccarini
  • infinito presente documentario marco vittorio chimenti la casa per le arti
    walter zuccarini
    laboratorio lavorazione pietra infinito presente la casa per le arti