Dal 23 al 28 settembre, a Bominaco di Caporciano (Aq), nella vallata sottostante l’eremo grotta di S. Michele Arcangelo, ha avuto luogo un intervento artistico di land art dal titolo Dialogo fra Terra e Cielo – per Michele. Il progetto dell’artista teatino Walter Zuccarini, che ha coordinato un gruppo di giovani di diverse generazioni, è un omaggio a un culto ancestrale ancora vivo e attuale.
La land art è una forma di espressione artistica rispettosa dell’ambiente che, nel suo divenire, crea nuove forme di socialità e legami fra anime dialogando con la natura e con il cielo.
L’immagine stilizzata di due grandi ali con una spada centrale sono i simboli dell’arcangelo che ritroviamo nell’iconografia classica. Nella tradizione spirituale occidentale Michele è anche l’Arcangelo dell’Autunno, la stagione in cui si raccolgono i frutti della Natura e dell’agire umano. Il culto di Michele è molto popolare e diffuso anche in epoca precristiana in Italia e in Europa ed è legato alle numerose apparizioni che si verificarono soprattutto in epoca medievale. La prima avvenne nel 470 a Monte S. Angelo in Gargano, la seconda a Mont S. Michel in Francia e la terza in Val di Susa in Piemonte.
Nell’iconografia classica Michele viene raffigurato con grandi ali, una spada che separa il bene dal male, e/o con una bilancia che pesa le anime. Ai suoi piedi un drago (o a volte un demone) che rappresenta le forze del male, viene tenuto a bada con la spada o con una lancia, senza tuttavia ucciderlo. E’ noto che i luoghi delle sue principali apparizioni in Europa sono situati su una linea immaginaria, la cosiddetta spada di Michele che unisce l’Europa all’Oriente e la protegge dal drago. I principali luoghi di culto allineati sono sette e, procedendo da nord-ovest verso sud-est si trovano in Irlanda, in Cornovaglia, in Francia, due di essi sono in Italia, in Grecia e infine in Palestina sul Monte Carmelo.
In Abruzzo i principali luoghi dedicati sono legati anche alla transumanza e si trovano a Ripe di Civitella nel teramano, a Bominaco di Caporciano, a Roccacasale, a Villa S. Angelo, a Pescocostanzo, e a Balsorano nella provincia dell’Aquila e a Liscia, a Palombaro, a Lama dei Peligni nella provincia di Chieti.
Michele è la guida spirituale del nostro tempo che richiede forza (il ferro della spada) e volontà (il coraggio di agire con il cuore non per se stessi ma per il bene comune).Una delle sue manifestazioni esteriori è lo spettacolo delle stelle cadenti a San Lorenzo in agosto. Rudolf Steiner ci ha donato, a riguardo, un’immagine potente: le meteore che vediamo solcare il cielo notturno di quel periodo portano il ferro cosmico che, attraversando l’atmosfera, si lega alchemicamente al nucleo di ferro dell’emoglobina del nostro sangue e lo trasmuta per darci il coraggio (cor-agire) di vivere. Oggi è più che mai necessario sviluppare le forze spirituali attraverso l’amore per la Natura in modo da trasformare l’ordinaria coscienza dell’ego in quella più ampia del Sé.
E sentire che possiamo farlo attraverso un’arte che sia ponte fra Cielo e Terra.
Il regista Marco Vittorio Chimenti ha realizzato le riprese per un film documentario nel suo solito stile poetico che uscirà in primavera. L’installazione, realizzata con ghiaia bianca locale, è visibile dalla strada che porta al borgo, dall’Eremo e dal Castello.