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Walter Zuccarini

scultore, land artist, maestro di arti applicate

“La scultura è un’esperienza di meditazione attiva che coinvolge tutto il nostro essere, corpo, anima e spirito. Come in ogni altro processo creativo, ci sentiamo immersi nel qui e ora, fuori dallo spazio e dal tempo, in una condizione di ascolto interiore per liberare ciò che può manifestarsi attraverso di noi, veicoli delle infinite possibilità del soprasensibile.

Quando cerchiamo una forma ci colleghiamo al mondo che Rudolf Steiner chiama eterico, il mondo sovrasensibile delle forze plasmatrici e delle forme in movimento. Nel divenire della scultura portiamo sul piano fisico una forma di quel mondo. La materia prende vita e calore dal nostro lavoro, si spiritualizza e si trasforma in una presenza che ci parla di chi siamo, della nostra storia, della storia del mondo.”

La sua arte nasce dalla sintesi fra la conoscenza profonda delle tecniche dell’arte antica, trasmesse da quattro generazioni, e la ricerca di un linguaggio espressivo adatto a veicolare una visione spirituale della realtà in cui la dimensione esistenziale verticale incrocia l’orizzonte della Storia.

La sua ricerca, fatta con umiltà, sacrificio e verità, è fecondata da un senso di gratitudine e venerazione per ogni forma di vita. La Natura, musa ispiratrice, sentita come manifestazione terrena dello spirito, collega il suo percorso artistico ai movimenti ecologisti che negli anni Sessanta del secolo scorso formalizzarono il movimento della Land art e all’opera in difesa della Natura di Joseph Beuys. Nella land art che Walter Zuccarini progetta e realizza insieme ai collaboratori de la Casa per le Arti, fondata nel 2010, inserisce l’elemento degli Archetipi che, risuonando con la matrice macrocosmica, dinamizzano e vitalizzano il paesaggio mettendo in risonanza con la Terra le forze universali portatrici di vita.

Nelle sue opere di scultura in pietra e legno è visibile il processo con il quale le forze plasmatrici del mondo eterico in perenne movimento, richiamate dal gesto, rallentano la frequenza vibratoria, ‘scendono’ e, giunte a quiete, diventano forma sensibile. Per questo contenuto di verità che esse raccontano, comunicano un senso di armonia. L’uso frequente della foglia oro le carica di un messaggio di incorruttibilità e preziosa solarità.

Walter Zuccarini è cofondatore de la Casa per le Arti, un centro per realizzare il progetto l’Arte salva il Mondo. Il progetto è intrinsecamente dinamico ed esemplifica le sue idee sul rinnovamento dell’arte in sintonia con le correnti del cambiamento culturale in atto. La sua visione è quella di un’arte che si riconcilia con l’artigianato e la manualità, di un’arte ecocompatibile, ecosostenibile, non elitaria, ma fatta con la gente, fra la gente, alla luce del sole, che veicoli un messaggio di verità oggettiva poiché la sorgente dell’ispirazione artistica non è su questa Terra ma è in una dimensione ultraterrena alla quale attingere. Questo è il compito dell’artista, cioè di ogni essere umano: essere canale di immaginazioni cosmiche e cocreatore della realtà.

Le opere di Walter Zuccarini

SCULTURA

INSTALLAZIONI

L’ANGELO DELLA GRAVITÀ

L’Angelo della gravità è l’essere umano che cade sulla Terra per vivere l’esperienza della materia nel viaggio dell’incarnazione.
L’opera è parte di un progetto, un trittico che rappresenta il processo evolutivo della “caduta” (l’angelo della gravità), dell’illuminazione (l’uomo nuovo) e infine della risalita (l’uomo liberato).

IL TRITTICO DELL’ANIMA

L’anima è intesa come mondo interiore dalla duplice natura, ponte fra la dimensione terrena e quella divina, fra la materia e lo spirito. Ognuno dei tre pannelli descrive una fase del viaggio che l’anima umana compie per incarnarsi sulla terra. Come angeli caduti (L’Angelo della Gravità – primo pannello da sinistra), prendiamo coscienza di noi stessi aprendo il nostro cuore alla bellezza e all’amore (L’uomo nuovo – pannello centrale) e infine il viaggio nella materia si conclude con il ritorno a casa, nel luogo dell’armonia cosmica, liberi dalla gravità (L’Angelo della Levità – terzo pannello). Le figure sono inserite in una doppia struttura: il cerchio, simbolo del Cielo, allude all’origine divina del genere umano e il quadrato, simbolo della Terra, lo colloca nella dimensione materiale.

LA FORMA DELLE PAROLE

Nel paradigma tecnologico, il segno G è utilizzato per indicare, amplificato dal 5 (quinta generazione avanzata), il progresso nell’uso dell’elettromagnetismo, la forza della sottonatura che blocca i processi vitali. Il 5G diventa il significante planetario di questo imminente, pesante, globale tsunami tecnologico nocivo per tutte le forme di vita. È la nuova frontiera dell’inquinamento, tanto pericolosa quanto subdola perché impercettibile ai sensi.

L’installazione La forma delle parole rappresenta l’intento di utilizzare l’arte per rovesciare l’abuso semantico, ristabilire il significato linguistico originario moltiplicando ed esplicitando il significante per trasmutare la forza elettromagnetica nella forza di un pensiero immaginativo-poetico, archetipo di guarigione.

L’UOMO NUOVO

L’uomo nuovo è consapevole di appartenere alla Matrix Divina, la rete della Vita che pervade l’Universo e che prende temporaneamente forma come pietra, filo d’erba, uccello, uomo, stella, galassia. Questa consapevolezza accende il pensare del cuore.

OLTRE L’EGO

L’opera collettiva Oltre l’ego è la visione dell’evoluzione umana sulla Terra: dalla condizione attuale del mondo appeso a un filo, sostenuto e governato dal demone della materia, si eleva il fuoco della purificazione e dell’amore che si sublima in una misteriosa, nuova musica celata in un pentagramma scomposto e si spiritualizza nella quintessenza del processo di trasmutazione angelica. Per una nuova coscienza dell’unità, oltre l’ego.
(Armando Di Nunzio, Sisto Righi, Antonio Sorace, Walter Zuccarini)

INCONTRI

LO ZODIACO DEI BAMBINI

Questa installazione è frutto di una serie di laboratori di manualità in collaborazione con il Ceeb, il Centro ecopedagogico nel bosco di San Giovanni Teatino. Per i bambini della scuola primaria che hanno partecipato è stata un’occasione per conoscere la pietra locale della Majella e gli strumenti di lavoro, per esercitare l’attenzione e la concentrazione, per fare un’esperienza di cooperazione finalizzata alla realizzazione di un’opera collettiva. Un modo, anche questo, per restituire all’arte una funzione sociale e nutrire il sentimento artistico innato dei bambini in armonia con la Natura.

WALTER AL LAVORO

Una nuova visione del cosmo deve per forza corrispondere a una nuova concezione dell’uomo…
Le cattedre ai sapienti, non ai dogmatici, i banchi a disposizione di chiunque abbia amore per le scienze,
un insegnamento veramente libero, una società in cui il lavoro delle mani e quello dell’ingegno siano onorati in egual misura. Soltanto in questo modo può nascere l’Homo Novus.

— Giordano Bruno —